Casagit cresce, i dirigenti devono poter lavorare a tempo pieno

05/07/2021

La trasformazione in Società di Mutuo Soccorso e la nascita della Fondazione hanno cambiato e aumentato impegni e oneri per gli amministratori della Casagit che, accanto alla gestione ordinaria, sono chiamati a confrontarsi con nuove responsabilità che richiedono più lavoro sul campo, formazione ad hoc, studio.

In un percorso complesso ma condiviso portato a compimento un anno e mezzo fa è nata la Mutua, con l’obiettivo di aprire la nuova Casagit al mercato consolidando e allargando la base associativa, a maggior tutela delle prestazioni per i giornalisti e per i loro familiari, che restano il centro gravitazionale dell’istituto di categoria..

La Mutua deve rapportarsi con interlocutori di ogni genere, nel mondo delle professioni e delle imprese, potenzialmente interessati ad associarsi alla nostra Cassa secondo le varie forme e modalità statutarie. Ci sono, poi, nuovi soggetti istituzionali con funzioni di coordinamento e vigilanza come il Mefop e la Fimiv con i quali la Mutua Casagit deve interagire con continuità. Senza contare la presenza nell’Adepp, indispensabile riferimento. Dentro la categoria è vitale il rapporto con Fnsi, Inpgi e Ordine e, su tutto, quello con la base dei colleghi, beneficiari finali di ogni attività.

Altrettante delicate e nuove funzioni attendono la Fondazione, alla quale con lungimiranza la “vecchia” Casagit ha affidato 30 milioni di euro di risparmi da tenere al riparo dai rischi di impresa, ma non in maniera statica: alla Fondazione fanno capo la Commissione permanente (che eroga sostegni straordinari unicamente ai soci giornalisti iscritti Casagit colpiti da gravi problemi di salute e in particolare difficoltà), e la Casagit Servizi, cioè la Srl che amministra il Poliambulatorio di Roma potenziato e a disposizione di tutti i giornalisti italiani. Alla Fondazione toccherà incrementare il patrimonio a garanzia della categoria in caso di necessità e avviare tutte le iniziative statutariamente possibili a favore dei giornalisti e delle loro famiglie, dentro il quadro di regole istituzionali alle quali è sottoposta.

Il terreno su cui sono chiamate a muoversi e a svilupparsi tanto la Sms che la Fondazione è quanto mai articolato e in continua evoluzione e impone e presuppone amministratori a tempo pieno, che non lascino spazio all’improvvisazione e che mettano in campo strategie gestionali in grado di realizzare il programma politico sulla base del quale hanno chiesto e ottenuto il voto e quindi la fiducia dei soci.

In tale contesto sono due in particolare i ruoli che richiedono il “tempo pieno”: il presidente e il vice presidente del Cda. È sulla base di queste premesse che nella seduta di insediamento, come da Statuto, l’Assemblea nazionale dei delegati ha stabilito i criteri per le indennità di tutti gli amministratori: indennità che sono rimaste immutate. Nel solo caso in cui il cda richieda appunto l’impegno a tempo pieno dei vertici, si è stabilito che al presidente e al suo vice vicario, se in attività, sia assicurata l’aspettativa retribuita: fissando come parametro, per il primo il trattamento contrattuale base del caporedattore, per il secondo quello del vice caporedattore, entrambi aumentati del 30% , in modo da avere il ristoro dello stipendio e il versamento dei contributi previdenziali. Rispetto al passato c’è l’estensione di tale prerogativa a un vicepresidente, per coadiuvare il presidente di fronte all’aumento di compiti, obblighi, incombenze. È con questo spirito che la delibera, rispetto alla quale l’opposizione ha preteso il voto segreto, è stata approvata dalla maggioranza, la quale ha assunto l’onore e l’onere di far crescere Casagit raccogliendo il consenso e il mandato degli elettori in piena trasparenza.

Walter Nerone (Abruzzo)
Grazia Napoli (Basilicata)
Giuseppe Caporaso (Campania)
Claudio Cumani (Emilia Romagna)
Laura Berti (Lazio)
Guido Filippi (Liguria)
Alessandro Pellizzari (Lombardia)
Silvia Sinibaldi (Marche)
Diego Longhin (Piemonte)
Gianfranco Summo (Puglia)
Andrea Artizzu (Sardegna)
Massimo Pullara (Sicilia)
Pino Miglino (Toscana)
Peter Malfertheiner (Trentino Alto Adige)
Giampietro Chiodini (Umbria)
Tiziana Bolognani (Veneto)
Fulvia Ferrero (Valle d’Aosta)

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