Ma quale processo alla collega Daniela Stigliano. Ma quale bavaglio. Ma quale violazione dell’articolo 21 della Costituzione. Reazioni che sorgono spontanee dopo aver letto i comunicati di Unità Sindacale, Informazione Futuro e Pluralismo e Libertà, componenti di minoranza in seno agli organismi della Fnsi e agli enti di categoria.
Intanto, nessun processo a Daniela Stigliano. Soltanto una segnalazione al collegio dei probiviri della Fnsi, organismo di garanzia e non politico che, per Statuto, regola fra l’altro “le controversie relative alla disciplina associativa e sindacale dei giornalisti iscritti alle AA. RR.SS.” . E’ singolare che un membrodella giunta della Fnsi, durante una delle audizioni degli Stati generali convocati dall’ex sottosegretario Vito Crimi, abbia addirittura chiesto l’intervento del governo nelle scelte sindacali e nella libera contrattazione delle parti per cancellare un contratto. Affermazioni, a nostro giudizio, lesive dell’unità sindacale e che violano la disciplina non solo di un sindacato, ma di qualsiasi altro gruppo organizzato.
Così come è altrettanto singolare che lezioni di libertà arrivino da chi la libertà la vede solo come uno slogan, ma si guarda bene dal praticarla, soprattutto quando si tratta di riconoscere i diritti degli altri.
In questo contesto non stupisce che siano queste stesse minoranze, scarsamente rappresentative come dicono i numeri (nel consiglio nazionale della FNSI sono rappresentati da 14 consiglieri su 116)a scendere in campo per provare distruggere gli enti di categoria, a cominciare dall’Inpgi di cui vanno chiedendo il commissariamento non avendo i numeri per arrivare a governarlo.
#ControCorrente sarà sempre dalla parte dell’Inpgi e contro ogni misura che potrebbe tradursi in un colpo mortale ai diritti dei colleghi.