FNSI lancia appello ai candidati: “Stop ai giornalisti autonomi senza diritti e sottopagati”

27/02/2018

Genova – “Stop ai giornalisti autonomi senza diritti e sottopagati”. E’ questo il contenuto dell’appello rivolto dalla Clan, la Commissione Nazionale Lavoro Autonomo della Fnsi, e condiviso dal direttivo dell’Associazione ligure dei giornalisti attraverso il quale il gruppo si rivolge ai candidati di tutte le forze e schieramenti in campo alle elezioni del 4 marzo prossimo per chiedere un impegno nei confronti della categoria.

Lo scopo del documento, inviato a tutti i partiti, movimenti, gruppi del territorio è quello di “difendere il diritto sociale all’informazione libera e indipendente dei cittadini sancito dalla Costituzione”, richiamando l’attenzione sulle condizioni di precarietà del mercato del lavoro giornalistico nelle quali opera il 65% della categoria dei giornalisti italiani.
Sempre meno contrattualizzati, sempre esterni alle redazioni e pagati ‘al pezzo’, i giornalisti autonomi in Italia rappresentano “la dorsale dell’informazione italiana – come osserva la Clan – composta da professionisti precari, freelance che quotidianamente informano i cittadini dai consigli comunali, dalle aule dei tribunali, dalle periferie e dal Parlamento”.
Gli stessi autonomi, precari, freelance, saranno sul campo nei giorni del voto per raccontare ancora una volta l’andamento di questa tornata elettorale.
Condividendo i contenuti come Associazione ligure di stampa chiediamo alla politica di aderire e sottoscrivere l’appello (il cui testo completo è allegato a questo documento) e di sostenerli nella prossima legislatura, nel nuovo Parlamento e nelle azioni politiche del prossimo Governo.
Chiediamo un impegno a lavorare su temi quali l’emanazione del decreto con i parametri per la liquidazione giudiziale dei compensi da parte del ministero della Giustizia, la piena attuazione della legge sull’equo compenso ai giornalisti lavoratori autonomi.
Chiediamo inoltre di sostenere l’informazione digitale di qualità, contrastare la diffusione di fake news e combattere l’hate speech sempre più diffuso in rete.
Si tratta di misure che possono incidere sulle condizioni di una categoria rappresentata spesso da giovani, privati di qualsiasi condizione di stabilità.
Sul tema dei compensi l’appello della Clan pone l’attenzione sulle cifre, spesso imposte “da editori – ricorda la Commissione – o committenti forti, fortissimi; tanto che la possibilità di una trattativa tra le parti è del tutto assente: i compensi, spesso avvilenti o inaccettabili, vengono decisi unilateralmente dal datore di lavoro”.
“Solo giornalisti – conclude la Clan – nelle condizioni di poter contrattare le proprie condizioni di lavoro ed indipendenti dal punto di vista economico possono garantire un’informazione accurata, autorevole e senza condizionamenti. Viceversa giornalisti sottopagati, sfruttati e ricattabili non possono garantire una cronaca davvero indipendente, né quel diritto di critica vitale per una società civile”.

il testo integrale dell’appello in questo link:
http://www.fnsi.it/stop-ai-giornalisti-autonomi-senza-diritti-e-sottopagati-appello-della-clan-fnsi-ai-candidati-alle-elezioni

Condividi su: