Federazione nazionale della Stampa italiana e Unione stampa periodica italiana (Uspi) hanno siglato ieri a Roma, nella sede della Fnsi, il contratto nazionale che regolerà per il prossimo biennio i rapporti di lavoro dei giornalisti impiegati nelle testate periodiche di informazione a diffusione locale, anche online.
Il contratto regola i rapporti di lavoro giornalistico attivati “nelle testate periodiche di informazione a diffusione locale, nonché nelle testate a diffusione nazionale no profit, pubblicate anche online, quando non siano collegate con aziende editrici di quotidiani o con gruppi editoriali che rientrano nel campo di applicazione del contratto Fieg-Fnsi”.
L’applicazione sarà possibile anche nelle aziende esclusivamente digitali che pubblichino notizie a prevalente interesse locale, con esclusione degli “over the top” e a patto che non siano controllate o collegate con aziende editrici o gruppi editoriali nazionali e agenzie di stampa, che rientrano nel campo di applicazione del contratto Fieg-Fnsi.
Il nuovo contratto, che recepisce le indicazioni e i suggerimenti maturati nel corso di un articolato e partecipato dibattito che ha impegnato segreteria, giunta esecutiva e Associazione regionali di Stampa, introduce regole, diritti e tutele per colleghi che fino ad oggi non hanno potuto godere di alcuna forma di garanzia.
Tra le novità, il riconoscimento come lavoro giornalistico di una serie di figure professionali che si sono sviluppate nelle piattaforme digitali e multimediali.
“La firma è arrivata dopo una lunga trattativa con la parte datoriale – spiega Alessandra Costante, segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti – e un’ampia e profonda condivisione con i colleghi della giunta Fnsi e i segretari e presidenti delle Associazioni regionali di Stampa. Un obiettivo per nulla scontato appena qualche mese fa. Quello che abbiamo ottenuto è un contratto vero, che estende tutele e diritti a centinaia di colleghi che oggi lavorano nel “piccolo on line”, i siti che raccontano le nostre città, le nostre province, senza che nessun paracadute si sia mai aperto per loro. Ecco, oggi questo paracadute c’è. Offre gli stessi diritti e le stesse tutele previdenziali e assistenziali che hanno i colleghi delle grandi testate e dei grandi gruppi. Un primo, importante passo avanti di civiltà ed inclusione. Non solo. Questo è anche un contratto innovativo che sdogana e dà cittadinanza ufficiale nel mondo del giornalismo alle nuove professioni che crescono nell’on line, dal web editor al videomaker e tante altre. Sono orgogliosa che la Fnsi guidata dal segretario Raffaele Lorusso abbia portato a casa questo risultato. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questa squadra di lavoro. Un risultato di tutti”.