I giornali (la Repubblica) hanno una loro, legittima, linea editoriale e politica. I giornalisti pure (anche quando sono in politica come il presidente della Regione, Giovanni Toti).
Il governatore Toti conosce, da giornalista e politico, i meccanismi dell’informazione, il diritto-dovere del giornalista a fornire notizie e su queste esprimere anche opinioni. Gradite o meno che siano. Appare quindi stonata la reazione affidata ai social (e non alla replica diretta chiesta dal giornale) relativa all’articolo sui costi della partecipazione della Regione Liguria al meeting di Comunione e Liberazione, con stand promozionale sulle produzioni olearie liguri.
Soprattutto laddove sottolinea la linea editoriale del giornale e della collega autrice dell’articolo, peraltro mai nascoste, “paventando” interessi personali: quella pubblicata da Repubblica era una notizia, meglio sarebbe stato rispondere alla richiesta di commento fatta dal giornale a Toti.
Questo era e rimane il punto fondamentale per tutti, i giornalisti in attività e quelli che, legittimamente, hanno scelto di dedicarsi alla politica.
ASSOCIAZIONE LIGURE DEI GIORNALISTI-FNSI