L’ufficio stampa? Affidato a chi giornalista non è. Vizietto dal quale la cultura genovese non è esente come dimostrano I casi di Palazzo Ducale e del Festival della Scienza.
Sul sito di Palazzo Ducale si legge che l’ufficio stampa è affidato a Camilla Talfani. Nella lettera di rinnovo del contratto, firmata dal direttore di Palazzo Ducale Da Passano, si legge: “L’ottima immagine di cui gode Palazzo sulla stampa nazionale e locale è certamente merito della programmazione messa in campo, ma anche dei buoni rapporti con il mondo dei giornali e delle televisioni e della professionalità dell’approccio dell’ufficio stampa”.
Senza nulla togliere alle capacità della signora Talfani, l’Associazione Ligure dei Giornalisti stigmatizza il fatto che ancora una volta l’Ufficio Stampa di Fondazione Palazzo Ducale, l’ente culturale più importante di Genova nel cui Cda siedono esponenti indicati da Comune e Regione, sia stato affidato a chi giornalista non è.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti, non si sofferma né sul fatto che il contratto di collaborazione per l’ufficio stampa sia stato rinnovato tre mesi prima della scadenza del vecchio Cda e neppure sull’importo del contratto stesso, ma sottolinea che quello di addetto stampa (dipendente o consulente) è un lavoro di tipo giornalistico, come peraltro stabilisce per gli enti pubblici come Comune e Regione la legge 150/2000.
Si intuisce il tentativo di Fondazione Palazzo Ducale di comportarsi come un qualsiasi soggetto privato, ma la presenza nel Cda degli enti pubblici dovrebbe consigliare l’osservanza delle norme che regolano il settore dell’informazione e di una professione che l’ALdG ha intenzione di tutelare in ogni sede.
Quanto al Festival della Scienza – attualmente in corso -, al quale va riconosciuto almeno il tentativo di affidare il proprio ufficio stampa ad un giornalista, si deve comunque rilevare che oggi ad occuparsene è uno staff in cui i giornalisti brillano per assenza.