Oggi la redazione de Il Secolo XIX sciopera. Il giornale domani non sarà in edicola e il sito, nella giornata di protesta, non sarà aggiornato. Lo annuncia il Comitato di redazione del quotidiano che, in una nota, spiega: «Con questo sciopero vogliamo accendere un faro sull’inaccettabile piano di ristrutturazione del lavoro poligrafico che riguarda Gnn, controllata del gruppo Gedi. Un piano che prevede 121 esuberi a livello nazionale e 27 esuberi su 38 lavoratori poligrafici al Decimonono, oltre che l’accentramento del lavoro grafico su Torino».
«Insieme alla preoccupazione per il posto di lavoro di colleghi con cui collaboriamo ogni giorno, temiamo – prosegue il Cdr – che le ricadute di questo piano sul lavoro giornalistico, sull’autonomia e sulla qualità de Il Secolo XIX siano pesantissime e le prospettive per l’unico quotidiano ligure più che mai incerte. L’azienda si affida ancora una volta solo a tagli del costo del lavoro, senza prospettive, come unica risposta alla crisi del mercato. E penalizza una testata che è la voce di Genova e della Liguria da oltre 130 anni e che ha già affrontato un durissimo piano di risanamento dei conti negli ultimi sei anni, con sacrifici da parte di giornalisti e poligrafici: solidarietà e cassa integrazione».
Tutto questo, incalzano i giornalisti, «accade oggi nel principale gruppo editoriale italiano, Gedi. Di fronte alle richieste della redazione di rivedere le ricadute di questo piano per la Liguria, lazienda non ha fatto passi indietro. Chiediamo rispetto per i lavoratori di questo quotidiano che fornisce a tutto il gruppo Gnn contenuti e contributi di qualità. Ma anche per un territorio che ha subito eventi tragici e crisi occupazionali e non vuole vedere affievolire la luce del suo giornale. Anche per questo, mercoledì 20 novembre Il Secolo XIX, come ieri, esce in edicola senza le firme dei suoi giornalisti: gli articoli firmati, compresi quelli che appariranno nella giornata di protesta su alcune sezioni del web, sono dei colleghi di altre testate del gruppo Gnn».
Al fianco dei giornalisti anche la Federazione nazionale della Stampa italiana, che esprime solidarietà ai colleghi in sciopero e condivide la preoccupazione della redazione per le possibili ricadute del piano aziendale sul lavoro giornalistico, sull’autonomia e sulla qualità dell’informazione dell’unico quotidiano ligure: «D’intesa con il Cdr, la Fnsi – si legge in una nota – ritiene che la crisi del settore non possa essere affrontata unicamente tagliando il costo del lavoro, ma che si rendano necessari investimenti mirati su nuovi prodotti e sull’ammodernamento della rete di diffusione e di vendita».