Il Secolo XIX domani non sarà in edicola: il personale poligrafico aderisce infatti alla giornata di sciopero proclamata in tutte le aziende del gruppo Gedi. Contestualmente i giornalisti hanno dichiarato lo stato di agitazione. Ecco il testo del comunicato del Cdr.
“Ancora una volta la redazione de Il Secolo XIX è costretta a subire una pesante riorganizzazione aziendale che ora colpisce i lavoratori poligrafici. Il piano di riorganizzazione del lavoro poligrafico di Gnn (controllata del gruppo Gedi) prevede 121 esuberi a livello nazionale di cui 27 solo al Secolo XIX tra area tipografica e amministrazione. Questa operazione si traduce in una riduzione da 38 a 11 lavoratori per il solo Decimonono.
Per i giornalisti de Il Secolo XIX, per i quali il quotidiano continua ad essere un’opera dell’ingegno collettivo, tutto questo è inaccettabile. Così come è inaccettabile l’accentramento a Torino del lavoro poligrafico del gruppo e la chiusura di alcuni presidi poligrafici sul territorio. Questo piano rappresenta l’ennesimo colpo all’autonomia e alla qualità del giornale che con sacrifici, negli anni, giornalisti e poligrafici hanno difeso con forza sino ad oggi.
La volontà di ridimensionare ulteriormente Il Secolo XIX, unico quotidiano ligure, è anche uno schiaffo a un territorio che continua a fare i conti con le ferite ancora aperte dalla tragedia del crollo di Ponte Morandi. Gli occhi del Paese sono puntati su questi luoghi: colpire la voce più antica, autorevole e radicata del territorio è incomprensibile. Per queste ragioni, l’assemblea dei giornalisti de Il Secolo XIX proclama lo stato di agitazione con un pacchetto di 7 giorni di sciopero”.