Associazione Ligure Giornalisti

Cosa facciamo

 Cosa facciamo e il nostro lavoro per i colleghi…

Il nostro lavoro

A chi “bussa” alla nostra porta per un problema non chiediamo mai se è iscritto o meno al sindacato. Ovvero prima vediamo il problema, poi sulla base del nostro lavoro e di cosa possiamo, riusciamo a fare, speriamo e crediamo che il collega possa (debba) iscriversi. Fare sindacato, per noi, è questo. L’aderire, pagare una quota, vuol dire sostenere il nostro lavoro (volontario), aiutare la piccola struttura che vede Pietro, Alberta e Barbara, svolgere un lavoro enorme. Senza di loro i servizi e l’assistenza che cerchiamo di dare non sarebbero possibili.

Essere nel sindacato significa portare le proprie idee e partecipare, darsi disponibili alle iniziative che facciamo nell’ottica del diritto-dovere di fare e di ricevere informazione.

Il nostro lavoro? Ogni cosa che facciamo è gratuita. L’unico “prezzo” che applichiamo è quello della richiesta di buona educazione e quello di capire che se una risposta non è immediata o non è quella che vorreste, questo non dipende da cattiva volontà. Ma, per esempio, da altri lavori “in corso” ed eventualmente a più urgente. Ovvio che queste emergenze non cancellano quanto chiesto dal collega che si è rivolto a noi.

  • Assistenza e tutela sindacale, per i problemi relativi alle applicazioni dei contratti di lavoro giornalistico (Fnsi Fieg, Aeranti, Uffici Stampa) agli iscritti
  • Consulenza anche per i non iscritti, sulla base di quanto spiegato in premessa
  • Sportello freelance per i giornalisti che svolgono lavoro autonomo, per tutti i problemi ad esso collegati (su appuntamento con i nostri collaboratori o con i componenti della giunta della Ligure)
  • Consulenza per i problemi del lavoro giornalistico in generale
  • Consulenza in chiave legale (indirizzare a legali che collaborano con noi: le cause poi si decidono insieme e l’ultima parola su ogni scelta di accesso alla via giudiziaria per i casi personali spetta al collega interessato. Non disponiamo di fondi tali che consentono la nostra copertura delle spese legale, ma la possibilità di consigliare legali che da tempo collaborano con noi ed esperti in materia lavoristica con riferimento al mondo dell’informazione)
  • Consulenza per problemi connessi alla formazione professionale anche con le iniziative di formazione e culturali della Ligure.
  • Assistenza e consulenza per i problemi previdenziali (Inpgi 1 e Inpgi 2), gratuita, a tutti gli iscritti alla previdenza diretta o del lavoro autonomo, a prescindere dalla iscrizione al sindacato, con l’Ufficio di corrispondenza (fiduciaro Elio Felice) Inpgi di Genova-Liguria
  • Assistenza e consulenza per i problemi collegati alla Cassa sanitaria autonoma (Casagit), per tutti gli iscritti alla Casagit, a prescindere dalla iscrizione al sindacato, con il fiduciario Casagiti della Liguria (Guido Filippi) e la Consulta della Casagit-Liguria.
  • Assistenza agli iscritti al Fondo Integrativo dei giornalisti (FIPG).

 

Per contatti e eventuali specifici appuntamenti

 

Associazione Ligure dei Giornalisti via Fieschi 3/26 Genova

Orario:
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì:  ore 9-13
Telefono 010565702

mail: associazione@giornalistiliguri.it nelle mail indicare nell’oggetto: per associazione e l’argomento. Nel testo lasciare i propri recapiti e, nel caso, il collega (sindacato, previdenza, casagit, fondo integrativo) che si vuole specificatamente contattare.

Cosa facciamo

L’Associazione ligure dei Giornalisti è la struttura regionale della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa), il sindacato nazionale dei giornalisti italiani, organizzato in modo federale con singole strutture regionali (le associazioni regionali di stampa “Ars”).
La “Ligure” ha una vita ultracentenario (103 anni di storia) e rappresenta le diverse forme di giornalismo, dipendente e autonomo (giornali, agenzie di stampa, periodici, emittenza nazionale e locale, informazione on line, uffici stampa, fotogiornalisti, collaboratori, lavoro autonomo-free lance) presenti in Liguria come del resto fa la Fnsi a livello nazionale.

Gli iscritti al sindacato giornalisti quindi all’Associazione ligure dei Giornalisti sono suddivisi in professionali (tutti i colleghi che, a prescindere dal loro status professionale, professionisti, praticanti o pubblicisti) vivono esclusivamente di lavoro e attività giornalisti e collaboratori (i pubblicisti storici, tutti quelli che in diversa forma collaborano o lavorano anche con un contratto per un media qualsiasi, senza però svolgere in modo esclusivo la professione giornalistica).

All’interno dell’Associazione ligure dei Giornalisti, come nella Fnsi esistono gruppi di specializzazione che godono di autonomia, ma non sono un sindacato di base e il vincolo di iscrizione a questi gruppi (Cronisti-Gruppo cronisti liguri, Giornalisti sportivi-Ussi Gruppo Tosatti, Gruppo fotogiornalisti liguri, Gruppo Uffici stampa) è quello di essere anche iscritti al sindacato giornalisti.. Gruppi che lavorano e collaborano specificatamente sui temi di loro competenza. Il controllo federale spetta alla Fnsi e alle strutture regionali. La sottoscrizione dei contratti nazionali o delle intese territoriali spetta solo alla Fnsi e alle Ars e la rappresentanza legale è solo quella del segretario generale nazionale e dei segretari aggiunti, stessa procedura per le sedi regionali.

Negli ultimi quindici anni l’Fnsi e le Ars, con la Ligure in un ruolo fondatore del Coordinamento delle Associazioni per un sindacato di servizio, hanno rivoluzionato la loro forma di rappresentanza, aprendo come era giusto che fosse, alla rivoluzione dell’informazione superando (non senza qualche difficoltà) la vecchia concezione corporativa della categoria, sostenendo un ruolo sindacale e professionale a difesa della libertà di informazione, della qualità della stessa, della formazione e accesso alla professione, dell’innovazione multimediale. Insomma cosa deve fare e dovrebbe fare un sindacato che, quando un collega si presenta per un problema o una informazione, prima “vede” e affronta il problema senza chiedere al collega se è iscritto o meno. Sarà il lavoro, difficile di chi fa sindacato continuando a lavorare e non come “professione”, a convincere il collega e i colleghi della bontà dell’iscrizione, per i servizi che il sindacato dà ai giornalisti (collabora e gestisce l’ufficio di corrispondenza dell’Inpgi, il nostro istituto di previdenza; quello della Consulta Casagit (la nostra cassa sanitaria integrativa fondata su un principio mutualistico, per le iniziative, lotte, lavoro per la difesa dei diritti doveri dei giornalisti tutti e del diritto dovere a fare e a ricevere informazione.